Per ingannar l'attesa fra un post e l'altro

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lunedì 17 dicembre 2012

I fulmini sul corpo d'Europa

Per possedere Europa, Zeus aveva preso le sembianze di un toro bianco, ma lei gli resistette. Zeus infine si tramutò in aquila, e sotto questa forma violentò Europa.

Il toro sa essere forte e fiero, ma le fiamme del suo temperamento sono tenute a bada dall'essere vicino alla terra. E' la terra a renderlo mansueto: il toro la ama, e in cambio lei le dona la pace, quella pace piena che non è semplice armistizio, ma il dolce silenzio che segue l'appagamento delle brame.


L'aquila invece è insaziabile, è posseduta da una voracità crudele ed irrefrenabile, proprio perchè se ne sta nei cieli più alti e distanti. L'aquila sceglie le sue prede con fredda precisione, e piomba loro addosso con la freddezza chirurgica di un calcolo che non ammette errore.


La nobiltà del toro sta proprio nell'umiltà, quell'umiltà che manca alla sprezzante e superba aquila. Ma - crudelta del destino! - è proprio questa mancanza a decretare la vittoria dell'aquila e a far soccombere il toro.
Alla fine, Europa non si concede al toro, ma cede alla forza dell'aquila.


Quante volte ancora dovrà avverarsi questa profezia? Quante aquile hanno posseduto con la forza Europa, e quante ancora violenteranno il suo corpo?


giovedì 6 dicembre 2012

Le ultime scoperte in campo di medicina anti-spirituale, e lo stato di fatto nella lotta alla gnosi

Ci sono tre categorie di uomini: quelli puramente materiali, coloro che possiedono un'anima ed infine quelli nei quali è conservata una scintilla di luce divina.
I primi sono gli ilici, uomini normali, simili ad animali, governati soltanto dalle loro pulsioni e dai desideri più bassi.
I secondi invece vengono detti psichici: sono disposti a ricevere le rivelazioni celesti, ma rimangono in balia degli errori e delle tentazioni, e perciò devono essere comunque guidati e condotti, come un gregge di pecore. Sono coloro che compongono il corpo della Grande Chiesa: sentono il richiamo di Dio, ma non sono ancora risvegliati.
Gli ultimi, infine, sono gli uomini spirituali. Hanno ricevuto pienamente la verità divina, hanno aperto gli occhi come un uomo che si sveglia da un sonno, e vedono: quella che gli altri chiamano realtà non è che una gabbia, una lurida prigione fatta di materia e vile carne. Ma non c'è motivo di temere: loro sono già salvi, e in fondo sanno che la liberazione è vicina. Non resta che struggersi di nostalgia, attendendo il momento in cui avrà termine quella farsa che gli altri uomini chiamano vita: soltanto allora torneranno finalmente alla loro amata dimora.
E' un fatto ormai accertato che le rivelazioni celesti e le verità divine non sono altro che superstizioni. L'anima e la scintilla divina dunque sono soltanto un intralcio che preclude allo sfortunato portatore di vivere pienamente la propria vita.
Come si può godere in santa pace dei piaceri mondani, se un'anima ci sussurra continuamente all'orecchio cosa è giusto e cosa no, cos'è vietato e cos'è peccato?
Per non parlare poi di quei disgraziati afflitti dalla scintilla divina! L'amaro senso di superiorità che la scintilla lascia in bocca si traduce nei fatti in una dolorosa emarginazione sociale; e la credenza nell'illusorietà della realtà materiale è di fatto in un'incapacità di vivere.
E' nostro preciso dovere cercare di curare questi sventurati.
In passato ci si limitava a separarli dal resto della popolazione sana, in maniera che il loro morbo non si propagasse come una sorta di epidemia spirituale.
Gli uomini affetti da anima venivano controllati periodicamente tramite le varie chiese sparse sul territorio; i casi più gravi venivano raccolti con l'inganno, e segregati in eremi o conventi.
Gli uomini spirituali erano meno problematici. In genere ci pensavano da soli a separarsi dalla massa; per quei pochi con vocazioni profetiche si risolveva rinchiudendoli in manicomio.
Ma erano altri tempi, e tali soluzioni hanno un sapore barbaro che non si accorda alle nostre idee di scienza e progresso: così facendo non si risolve il problema, ma lo si nasconde soltanto.
Tramite i risultati della ricerca applicata, si iniziano finalmente a vedere i primi spiragli nella cura di questi vaneggiamenti dello spirito.
Guarire una persona dall'anima è relativamente facile; la fase sperimentale è praticamente conclusa, e presto verranno messi a punto degli appositi farmaci inibitori da immettere sul mercato.
La cura agisce su due fronti. Da un lato al paziente vengono somministrati ormoni sessuali, per riaccendere e rinforzare il fuoco interno grasso e corporeo, che è capace di distruggere e digerire l'anima, in un processo chiamato psicolisi. Dall'altro vengono fornite sostanze psicoattive, che sebbene abbiano il difetto di abbassare notevolmente il quoziente intellettivo del paziente, hanno comunque il grande merito di assopire quelle parti della mente che nutrono e danno vigore all'anima. La cura agisce così in maniera duplice, tagliando i viveri all'anima e riducendola progressivamente.
Non c'è verso, invece, di attaccare la scintilla di luce per via farmaceutica: in fondo questa è di natura divina ed eterna, e di conseguenza è immutabile e non si può soffocare.
Non resta dunque che rimuovere la scintilla chirurgicamente. L'intervento non è affatto semplice: la scintilla è localizzata presso il plesso solare, e finora non si è mai riusciti a distaccarla senza provocare lesioni ai tessuti nervosi, con conseguenze anche serie per il paziente. Ma è soltanto una questione di tecnica: grazie all'uso di robot chirurgici guidati tramite computer, i danni collaterali stanno via via calando, e non mancherà molto prima che divengano del tutto trascurabili.
L'antico sogno dell'umanità è a portata di mano: una cura per la gnosi! Finalmente anche per i poveri spirituali ci sarà una speranza di diventare uomini perfettamente guariti, sani ed ilici.
C'è ancora incertezza, invece, su quali modalità di stoccaggio applicare per conservare la scintilla di luce in maniera sicura e stabile. In passato la si liberava semplicemente nell'aria, credendola innocua: in fondo è soltanto una vecchia e sciocca superstizione. Ma anche le superstizioni possono essere pericolose - basti pensare a quanti danni le antiche credenze hanno causato nel passato.
Secondo alcune recenti rilevazioni statistiche, rilasciare nell'aria la scintilla potrebbe causare un aumento della credulità popolare, e persino un acuirsi della religiosità. Secondo le stime più allarmistiche, si rischierebbe addirittura di riportare in vita Dio! Un Suo ritorno significherebbe rendere vani tutti gli sforzi che la scienza moderna ha fatto per rovesciare questo tiranno celeste ed immaginario.
Ma il progresso è inarrestabile, e senza dubbio riusciremo a trovare una maniera di imprigionare per sempre le schegge di luce divina, separando così una volta per tutte l'uomo dal suo inesistente padrone e creatore.